lunedì 22 dicembre 2008




Sergio e Nerina


venerdì 19 dicembre 2008

I Topi Sarti




I Topi Sarti

Il Regno delle Fate


Il Regno delle Fate
Dove si trova il regno delle Fate?A volte appena sopra l'orizzonte, a volte sotto i nostri piedi.In ogni paese del mondo c'è un regno delle Fate; quindi ci sono Fate italiane, Fate americane, Fate francesi, Fate russe, Fate inglesi etc.etc.Nel Galles pensano che il regno delle Fate si trovi in un'isola, nel canale di San Giorgio, al largo della costa del Pembrokeshire.Gli Irlandesi chiamarono Hy Breasail l'isola fantasma che, secondo loro, si trovava ad ovest e che secondo loro accoglieva il regno delle Fate.Mentre per i britannici l'isola fantastica è l'isola di Man.Ma la più famosa delle isole magiche è senz'altro l'isola di Avalon. Il leggendario Re Artù si dice vi sia stato incoronato e che in seguito, ferito a morte, vi sia stato portato per essere curato da quattro Regine delle Fate, e che il suo corpo immerso in un magico sonno sia nascosto nel cuore di una collina dell'isola.Il Regno delle fate può svelarsi all'improvviso in qualsiasi luogo, luminoso e scintillante, e sparire con la stessa rapidità.Terrapieni, forti e colli antichi sono le altre dimore tradizionali delle Fate, e a riprova di ciò, la parola gaelica che indica le Fate è Sidhe, che significa popolo delle colline.Le pareti delle caverne scelte dalle Fate per dimora, trasudano gocce dorate. Ogni collina ha il suo Re e la sua Regina; di solito, però, sono legati da un vincolo di fedeltà a un Gran Re, dei quali il più conosciuto, l' "Oberon " dei poemi cavallereschi medievali, deve la sua bassa statura ad una maledizione che gli fu lanciata durante il battesimo.Le isole non sono tutte uguali, alcune galleggiano sull'acqua, altre sono appena sotto la superficie e spuntano solo di notte, oppure una sola volta ogni sette anni. O ancora, parecchi metri sotto l'acqua, ma solo in apparenza, la zona dove sorge l'isola è completamente asciutta, ma circondata da un muro d'acqua a mò di scogliera.Al largo della costa del Galles, si dice che a volte si possano scorgere i " Verdi Prati dell'Incanto ", una terra che si intravede appena sotto la superficie del mare, ricoperta di alberi e fiori ed erba, fra gli steli e i fili nuotano i pesci.Molti laghi del Galles proteggono dal mondo esterno le dimore delle fate, nascondendole alla vista degli esseri umani.Oppure, come nel caso della Dama del Lago, la superficie d'acqua è solo un'illusione creata per proteggere da occhi estranei l'ingresso della propria dimora.

mercoledì 17 dicembre 2008

La Volpe e la Cicogna

La volpe e la cicogna (Esopo)
La volpe e la cicogna erano buone amiche. Un tempo si vedevano spesso, e un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna; per farle uno scherzo, le servì della minestra in una scodella poco profonda: la volpe leccava facilmente, ma la cicogna riusciva soltanto a bagnare la punta del lungo becco e dopo pranzo era pìu affamata di prima.
- Mi dispiace - disse la volpe - La minestra non è di tuo gradimento?
- Oh, non ti preoccupare: spero anzi che vorrai restituirmi la visita e che verrai presto a pranzo da me - rispose la cicogna.
Così fu stabilito il giorno in cui la volpe sarebbe andata a trovare la cicogna.
Sedettero a tavola, mai i cibi erano preparati in vasi dal collo lungo e stretto nei quali la volpe non riusciva ad infilare il muso: tutto ciò che potè fare fu leccare l'esterno del vaso, mentre la cicogna tuffava il becco nel brodo e ne tirava fuorii saporitissime rane.
- Non ti piace, cara, ciò che ho preparato? -
Fu così che la volpe burlona fu a sua volta presa in giro dalla cicogna.

La Volpe

Il Granchio e la Volpe

Il granchio e la volpe (Esopo)
Quel giorno un paffuto granchio arancione, era proprio di ottimo umore. Se ne andava passeggiando allegramente per la spiaggia riscaldata dal sole, canticchiando la sua canzoncina preferita, una vecchia serenata imparata chissà dove. Egli si vantava spesso con gli altri abitanti del mare, della sua capacità di poter vivere tranquillamente sia dentro che fuori dall'acqua. E quelli, senza nascondere un pizzico d'invidia, lo osservavano camminare tranquillamente sulla terraferma. Ogni volta però, il buon granchio riportava ai suoi amici pesci un grazioso ricordino delle sue escursioni. Ma quel mattino egli non ne voleva proprio sapere di rientrare in acqua. Il cielo era tanto limpido e sereno da attirare l'ammirazione anche dei più indifferenti. Per questo il granchietto continuò la sua lunga passeggiata. Nello stesso giorno, una giovane volpe insoddisfatta per la scarsità del suo pranzo quotidiano, si aggirava affamata per la spiaggia in cerca di qualcosa da mettere sotto i denti. Camminava molto arrabbiata con se stessa per l'incapacità dimostrata a procurarsi del cibo quando vide, quasi per caso, l'ignaro granchio fermo sulla sabbia a contemplare il paesaggio.
La volpe gli si avvicinò curiosa e con un balzo gli piombò proprio davanti. Il povero granchio si prese uno di quegli spaventi memorabili che rimangono bene impressi nei nostri ricordi per tuffa la vita e, cercando di indietreggiare si riparò con le zampine.
La volpe era decisa e pronta a mangiarselo in un sol boccone pur non sapendo bene di che animale si trattasse. Fortunatamente il granchio, riavutosi dalla paura, riuscì a respingere il suo nemico sfoderandogli le sue terribili tenaglie e pungendogli il muso.
Dopo la fuga della volpe sconfitta, il granchio si tuffò in acqua e andò a raccontare la sua brutta avventura agli amici spiegando quanto fosse più sicuro vivere nel mare!

Favola - Il Corvo e la Volpe

Il corvo e la volpe (Fedro)
Messer corvo aveva trovato sul davanzale della finestra un bel pezzo di formaggio: era proprio la sua passione e volò sul ramo di un albero per mangiarselo in santa pace. Ed ecco passare di là una volpe furbacchiona, che al primo colpo d'occhio notò quel magnifico formaggio giallo. Subito pensò come rubarglielo."Salire sull'albero non posso" si disse la volpe, "perché lui volerebbe via immediatamente, ed io non ho le ali… Qui bisogna giocare d'astuzia!".- Che belle penne nere hai! - esclamò allora abbastanza forte per farsi sentire dal corvo; - se la tua voce è bella come le tue penne, tu certo sei il re degli uccelli! Fammela sentire, ti prego!Quel vanitoso del Corvo, sentendosi lodare, non resistette alla tentazione di far udire il suo brutto cra crà!, ma, appena aprì il becco, il pezzo di formaggio gli cadde e la volpe fu ben lesta ad afferrarlo e a scappare, ridendosi di lui.

Film Le renard et l'enfant - La Volpe e la Bambina




La Volpe e La Bambina (Le renard et l'enfant)



Durata 01:30:00
Genere Family
Distribuito da LUCKY RED (2008)
















E' una bella mattina d'autunno e una bambina percorre un sentiero in mezzo alla natura segreta e selvaggia. Durante il suo cammino, la bambina si imbatte in una volpe e ne rimane al contempo affascinata e impaurita.



Vinto il timore iniziale, la bambina si avvicina alla volpe e da quel momento vivrà un'incredibile avventura.

Foto del film

martedì 16 dicembre 2008

la volpe e la bambina il trailer italiano

La Volpe senza coda

La Volpe senza coda
C’era una volta una volpe che
durante una battuta di caccia,
durante la fuga, si era imbattuta in
una tagliola che le aveva mozzato la
coda.
Nonostante avesse salvato “la pelle”, riteneva che per tale motivo
la sua vita fosse intollerabile.
Capì perciò che occorreva convincere le altre
volpi a tagliarsi la coda così che il suo difetto
svanisse nella totale disgrazia.
Decise allora di convocarle tutte e le esortò a compiere
il gesto affermando che la coda non solo era
brutta ma pendeva dal loro corpo come un peso inutile.
Una di esse però, non del tutto convinta,
prese la parola e disse:” Ma se ciò non tornasse utile a te….non ce lo consiglieresti di certo”.


MORALE
Q
uesta favola ci insegna che a volte si incontrano persone che elargiscono consigli agli altri più per interesse proprio che per affetto verso di loro.

La Volpe


Vulpes vulpes (Linnaeus, 1758)
Collocazione biogeografica:oloartica.Caratteri distintivi: lunghezza testa-corpo 55-80 cm; altezza alla spalla 35-40 cm; coda 30-45 cm; piede posteriore 13,5-16 cm; peso medio 7-8 Kg. Dimensioni medio piccole; forma snella; muso appuntito e lungo, orecchie grandi ed erette; coda lunga e folta. Arti relativamente brevi. Le parti superiori del corpo sono di un colore tendente al rosso fulvo marrone giallastro, i lati hanno sfumature più tendenti al grigio, il labbro superiore è bianco, le orecchie sono di colore marrone con la parte esterna bruno scura ed anche nera, le estremità degli arti sono quasi nere, le parti inferiori del corpo sono di colore chiaro, in genere biancastro, coda fulva con estremità biancastra. Le variazioni razziali, individuali e stagionali sono notevoli.A Impronta zampa anteriore:lungh. ~5 cm; largh. ~4-4,5 cmP Impronta zampa posteriore :simileHabitat: presente negli ambienti più estremi e diversi: dai deserti alle praterie, ai boschi, alle regioni fredde fino a quote anche superiori ai 3.000 m di altitudine. Presente talvolta anche in zone suburbane ed in ambienti antropizzati, preferisce però boschi, macchie, cespuglieti con sassaie, anfratti e rocce che offrono maggiori possibilità di rifugio.Abitudini: specie estremamente adattabile e plastica. Essenzialmente solitaria e territoriale, in certi casi può condurre vita sociale anche complessa, con formazione di nuclei numerosi con una struttura ben definita, specialmente in aree in cui non viene molestata dall'uomo. Di abitudini prettamente notturne, essa percorre gran parte del suo territorio alla ricerca del cibo, infatti la sua attività principale è rappresentata dalla caccia. Corre, trotta, galoppa, striscia sul terreno, salta e all'occorrenza nuota. Si rifugia nelle sassaie, nelle cavità degli alberi, tra le radici, ma soprattutto scava tane o utilizza quella di altri Mammiferi. La tana è spesso composta da un complesso di gallerie, con diverse entrate spesso marcate dal secreto di ghiandole odorifere situate nella zona addominale. Si ciba di tutto quanto sia commestibile, preferisce arvicole, conigli, scoiattoli, lepri, piccoli animali domestici, ma anche Uccelli, rane, inoltre frutta, carogne, cereali, pesce e rifiuti. L'accoppiamento avviene in gennaio, dopo un periodo di corteggiamento anche di 6 settimane; la gestazione dura 51-52 giorni; il parto avviene nella tana, i cuccioli (4-5) sono grigio scuri e ciechi fino a 12-14 giorni, verso i 3-4 mesi si rendono indipendenti; la maturità sessuale viene raggiunta verso i 10 mesi di età. La durata della vita in cattività può raggiungere i 15 anni, in natura è drasticamente più bassa, in media sui 3-4 anniStatus: numerosa.Distribuzione generale: l'intera regione Paleartica (eccettuata l'Islanda, le isole Artiche, alcune parti della tundra siberiana e aree di deserto estremo) e la maggior parte dell'America settentrionale. In Italia: penisola, Sicilia e Sardegna. In Regione: ovunque in zone di collina e montagna, meno comune nella Pianura Padana.Protezione esistente: l'abrogato T.U. 5/6/1939, n. 1016, la includeva tra le specie "nocive". Oggi la L. 11/02/1992, n. 157 la annovera tra le specie cacciabili nei periodi indicati; inoltre in quasi tutte le province italiane si organizzano frequenti battute apposite per la Volpe. Prima che uno specifico Decreto Ministeriale lo vietasse (novembre 1976) la pratica dei bocconi avvelenati era tra le più diffuse per il controllo della specie.

domenica 14 dicembre 2008

Film - The Segret Garden - Il Giardino Segreto








Il giardino segreto è un film del 1993, diretto dal regista Agnieszka Holland.

Trama
Mary è una bambina di circa 10 anni che dopo la morte dei genitori causata da un violentissimo terremoto in India, si trasferisce in Inghilterra a Misselthwaite Manor, il castello di proprietà di Lord Craven, suo tutore nonché suo zio. All'inizio per lei non sarà facile. Vive confinata nella sua stanza sotto le grinfie governante, la sig.ra Medlock (Maggie Smith) che la considera una bambina ficcanaso e viziata senza nessun amico. L'unico posto dove puo giocare è fuori dal castello. Proprio qui, inseguendo un pettirosso, scoprirà un giardino dimenticato da tutto e da tutti, avvolto in una sorta di patina magica. Aiutata dal suo amico Dickon, fratello della sua cameriera Marta, Mary farà rivivere il giardino che diventerà piano piano bellissimo. Ma le sue avventure non finiscono qui. Infatti mentre è rinchiusa in camera sua, sente spesso delle grida ma quando chiede spiegazioni le risposte date sono evasive e misteriose. Una notte, in preda alla curiosità, la piccola esce dalla stanza e seguendo le urla si ritrova nella camera di un bambino, che poi scoprirà essere suo cugino Colin, costretto a letto perché creduto malato e in punto di morte. Mary da allora si attiverà per cercare di far capire al cugino che non è affatto malato e per fare ciò lo porterà nel giardino segreto, che poi si scoprirà essere stato chiuso perché lì vi aveva trovato la morte la mamma del piccolo Colin e moglie dello zio di Mary cadendo dall'altalena. Da qui i tre bambini cominciano piano piano a diventare inseparabili e lo stesso Colin imparerà a camminare dimenticandosi dei brutti momenti passati a letto credendo di dover morire da un punto all'altro. Ma questo ancora non è sufficiente. Infatti il piccolo Colin, orfano di madre, non ha mai conosciuto il padre poiché quest'ultimo, per non soffrire piu dopo la morte della moglie, ha preferito viaggiare piuttosto che conoscere il figlio che considerava moribondo. I tre amici dunque faranno un rituale magico, che riporterà a casa il padre di Colin che, resosi conto che il figlio sta bene e gode di ottima salute, ritrova la felicità. Anche il personaggio di Mary subisce un'evoluzione. Infatti la bambina all'inizio della storia non aveva nessun amico perché considerata scorbutica, dura e perché si mormorava che dopo la morte dei genitori non avesse versato una sola lacrima. Al ritorno dello zio finalmente comincerà a piangere e a sfogarsi,impaurita dal fatto che il giardino che l'aveva tanto aiutata potesse essere di nuovo gettato nel dimenticatoio. Ma questo non succederà infatti il giardino sarà da quel momento curato e aperto a tutti.

The Secret Garden (1993)

Scrittrice Inglese - Frances Hodgson-Burnett


Frances Hodgson Burnett

Un ritratto di Frances Hogdson Burnett
Frances Hodgson Burnett (Manchester, 24 novembre 1849Plandome, 29 ottobre 1924) è stata una commediografa e scrittrice inglese.
È nota soprattutto per le sue storie per ragazzi, in particolare Il giardino segreto, La piccola principessa e Il piccolo lord.
Nata a Manchester, emigrò a Knoxville (Tennessee) negli Stati Uniti dopo la morte di suo padre nel 1864. La famiglia viveva in cattive condizioni finanziarie, dato che la promessa di aiuto da parte di uno zio materno si rivelò infondata. Dopo la morte della madre, la diciottenne Frances iniziò a scrivere per aiutare la famiglia. La sua prima storia venne pubblicata in Godey's Lady's Book nel 1868. Subito dopo, i suoi scritti cominciarono ad essere pubblicati regolarmente in Godey's, Scribner's Monthly, Peterson's Ladies' Magazine e Harper's Bazaar. Il suo principale talento di scrittrice consisteva nel combinare dettagli realistici della classe lavoratrice con una trama romantica.
Si sposò con il Dottor Swan M. Burnett di Washington D.C. nel 1873. Il suo primo romanzo fu pubblicato nel 1877; That Lass o' Lowrie's era una storia sulla vita nel Lancashire.
Dopo essersi spostata col marito a Washington D.C., la Burnett scrisse i romanzi Haworth's (1879), Louisiana (1880), A Fair Barbarian (1881), e Through One Administration (1883), ed anche lo spettacolo teatrale Esmeralda (1881) scritto con William Gillette.
Nel 1886 pubblicò Il piccolo lord (Little Lord Fauntleroy). Inizialmente pensato come libro per bambini, suscitò molto interesse nelle madri. Il libro vendette più di mezzo milione di copie.
Nel 1888 vinse un processo in Inghilterra sui diritti d'autore per Il Piccolo Lord, stabilendo un precedente che fu inserito nella legge britannica sul copyright nel 1911.
Nel 1898 Frances divorziò dal Dr. Burnett. Successivamente, nel 1900, si risposò con Stephen Townsend, il suo business-manager. Il secondo matrimonio durò meno di due anni, terminando nel 1902.
I suoi ultimi lavori includono Sara Crewe (1888) - successivamente riscritto come La piccola principessa (1905); The Lady of Quality (1896) - considerato uno dei migliori spettacoli teatrali da lei scritti; e Il giardino segreto (1909) - forse la sua opera più conosciuta. Nel 1893 pubblicò le memorie della sua gioventù, The One I Knew Best of All. Dalla metà degli anni '90 dell'800 visse in Inghilterra, ma nel 1909 tornò negli Stati Uniti dopo essere diventata una cittadina americana nel 1905.
Dopo la morte del suo primo figlio Lionel, nel 1890, la Burnett si avvicinò ad uno spiritualismo che apparentemente fu di conforto per il suo dolore. Durante la Prima Guerra Mondiale, la Burnett, nel romanzo The White People, scrisse ciò che secondo lei accade dopo la morte.
Frances Hodgson Burnett morì a Plandome (New York) ed è sepolta nel vicino cimitero di Roslyn, vicino al figlio Vivian. L'effigie a grandezza naturale del figlio Lionel è situata ai suoi piedi.
Lista delle Opere
That Lass o' Lowrie's (1877)
Haworth's (1879)
Louisiana (1880)
A Fair Barbarian (1881)
Esmeralda (opera teatrale, 1881)
Through One Administration (1883)
Il Piccolo Lord (1886)
Lady of Quality (opera teatrale, 1896)
La Piccola Principessa (1905)
Il Giardino Segreto (1909)
The White People

The Secret Garden Il Giardino Segreto

Il giardino segreto (nome originale The Secret Garden) è uno dei libri più famosi di Frances Hodgson Burnett, scritto nel 1909, che racconta la storia della piccola Mary Lennox.

Mary è una bambina di circa dieci anni, nata in India da due aristocratici inglesi: la madre, una donna frivola e superficiale, non si è mai occupata di lei e il padre è sempre lontano da casa. Mary è cresciuta da Ayah, la sua bambinaia, e da servi indigeni, diventando una ragazzina insensibile, scorbutica e solitaria.
Quando, per un'epidemia di colera, le muoiono entrambi i genitori, la bambinaia e alcuni servi indigeni, Mary viene imbarcata per l'Inghilterra dove sarà affidata a suo zio, il nobile gobbo lord Archibald Craven che vive in un tetro castello sperduto nella landa, Misselthwaite. Ad aspettarla c'è Mrs. Medlock, spocchiosa governante del castello, che tratta Mary con freddezza e la invita a non creare problemi a Misselthwaite, a non vagare per le stanze senza permesso e a non curiosare. Mary conosce anche Martha, rosea e giovane cameriera che sarà parte importante della trasfomazione della bambina. Il castello è immerso nella brughiera, terra tetra e smorta, ma Mary riesce a ricavarne la piacevolezza della libertà.
La piccola viene a conoscenza che suo zio è un uomo piuttosto malinconico e che questo aspetto del suo carattere si è maggiormente acuito da quando sua moglie Lilias è morta nel loro giardino personale, un giardino stupendo: tanta la disperazione, lo zio Archibald aveva chiuso quel giardino e aveva fatto sotterrare la chiave, così che nessuno potesse mettere piede in quel luogo "sacro". Mary, con l'aiuto del petirosso del giardiniere, il signor Ben Weatherstaff, trova la chiave che le occorre per aprire quel misterioso giardino. Quando ci riesce scopre un luogo affascinante, dove la natura, seppur smorta, regna indisturbata. Mary inizialmente non confida a nessuno questo segreto perché è intenta a fare del giardino il suo rifugio, ma poi lo confiderà a Dickon, fratello minore di Martha, molto esperto di piante ed animali, e i due piano piano riusciranno a far rinascere il giardino.
Una notte, Mary sente il lamento come di qualcuno che piange, ed è decisa a scoprire l'ennesimo "segreto" dello zio. Seguendo il lamento, Mary scopre una stanza dove vede un bambino macilento: parlando un po' con lui, la ragazzina scopre che il bambino è Colin, figlio di Archibald Craven e quindi suo cugino, rinchiuso lì da quando è nato poiché "malato", paralizzato e poiché ogni contatto con il mondo esterno gli sarebbe fatale. Nonostante la rabbia e l'opposizione di Mrs. Medlock, che non vorrebbe che la "pestifera" bambina stesse a contatto con Colin, i due cominciano ad essere legati da un affetto profondo: Mary, infatti, riesce a trasformare il carattere del bambino, che da debole e isterico diventa paziente e dolce. Anche Colin viene messo al corrente del segreto del giardino ed entrandoci ci trova un mondo incantato: un ambiente verdeggiante e straordinario. Il giardino fa anche il miracolo: Colin con l'incoraggiamento di Mary e di Dickon riesce a camminare; infatti, la malattia di Colin consisteva solamente nella "paura", ma non in una patologia reale.
Sollecitato da un sogno in cui compare la moglie che lo invita a recarsi nel giardino, lord Archibald torna a Misselthwaite consapevole che la moglie, con quel sogno, voleva comunicargli qualcosa. Infatti, arrivato nel giardino segreto, Archibald vede suo figlio camminare e lo abbraccia. Abbraccia con affetto anche Mary, poiché egli sa che è stato il suo affetto e il suo incoraggiamento a far si che Colin camminasse. Loro tre saranno una nuova famiglia, e Mary, da dispettosa e scontrosa, conoscendo l'affetto che gli esseri umani possono scambiarsi vicendevolmente, diventa una bambina diversa.

Inga Moore illustratrice Inglese


Inga Moore è nata in Inghilterra nel 1945, e si è trasferita in Australia con la sua famiglia nel 1952. Quando era piccola andava a cavallo e voleva diventare veterinario. Tuttavia, subito dopo gli studi ha trovato impiego presso un’agenzia di pubblicità. Nel 1981 è rientrata in Inghilterra e si è stabilita a Londra, dove scrive e illustra libri per bambini. Ha anche illustrato molti libri di poesia.
Notissima scrittrice e illustratrice inglese, Inga Moore esplora nelle sue immagini luoghi e situazioni in cui si trovano i bambini: è entrata nel giardino segreto dell’infanzia, ne ha colto le magiche e poetiche atmosfere, è diventa fedele cronista di frammenti storici minimali. Nel suo bestiario rivive aggiornata con originale modernità, la grande tradizione iconografica anglosassone, quella di Beatrix Potter e di Leslie Brooke. Una luce sapiente ed alchemica illumina gli spazi e definisce i perimetri di un immaginario fiabesco e onirico dalla straordinaria tensione emotiva e narrativa.