lunedì 5 maggio 2008

Ludwig Van Beethoven - Lettera all'Immortale Amata












La lettera fu ritrovata dopo la morte di Beethoven, allo stesso momento del " Testamento di Heiligenstadt " è composta di due fogli doppi, scritti recto-verso, quindi otto pagine, di formato circa 200 x 238 mm e di un foglio semplice di 201 x 119 mm recto-verso, quindi 10 pagine complessive.
Il testo è scritto a matita. Un'analisi attenta dimostra che certe parole sono ripassate, a matita, preoccupazione avuta da Anton Schindler per una migliore leggibilità , dal momento che, probabilmente, utilizzò parte di questa lettera in facsimile nella terza edizione della sua biografia su Beethoven.
La numerazione delle pagine è di Schindler, così come il tentativo di cancellatura delle parole " Oh geh mise, geh mise "
Si notano inoltre due timbre, posti, alla metà dell' ottocento, alle pagine 1 e 5 posti Biblioteca di Berlino (Preussische Staadtbibliothek Berlin).










Lettere all' Immortale Amata
[Teplitz 6-7 luglio 1812]2
6 luglio di mattina.

-Mio angelo, mio tutto, mio me stesso. - oggi solo qualche parola a ma-tita (con la tua matita) - la camera me la potranno fissare soltanto domani, quanto tempo sprecato per simili inezie - perché questo dolore profondo, dal momento che è necessario - Può il nostro amore esistere altrimenti, se non le-gato ai sacrifici e alla rinuncia a pretendere tutto, che si può fare, se non sei interamente mia; se non sono interamente tuo - O Dio guarda quanto è bel-la la natura e non ti turbare per ciò che deve essere - l'amore esige tutto e con piena ragione, così è di me con te e di te con me - dimentichi così facilmente che debbo vivere per me e per te, fossimo interamente riuniti né tu né io pro-veremmo questo dolore - il mio viaggio è stato tremendo, sono arrivato qui ieri alle quattro di mattina, mancavano i cavalli così la posta ha dovuto cambiare iti-nerario, ma che orribile strada, all'ultima stazione mi avevano sconsigliato di viaggiare di notte, di guardarmi dall'attraversare un certo bosco, ma ciò mi ave-va invece stuzzicato - e ho avuto torto, con tutti quei sobbalzi su un fondo appena sterrato, la carrozza avrebbe potuto non farcela e con due postiglioni me-no abili dei miei, sarei rimasto bloccato a metà strada - a Esterhazi non è an-data meglio sulla strada normale, con i suoi otto cavalli contro i miei quattro. -Anzi, io mi sono persino divertito come mi accade sempre in caso di scam-pato pericolo - ma torniamo in fretta dalle cose esterne a quelle interne, ci ri-vedremo presto, anche oggi non posso comunicarti le osservazioni che ho fat-to in questi ultimi giorni a proposito della mia vita - se i nostri cuori fossero sempre vicini l'uno all'altro, non mi sarebbero certamente venute in mente, ho il cuore che scoppia di cose da dirti - Ah - ogni tanto penso che le parole non siano in grado di esprimere nulla - sii serena, continua ad essere il mio fedele, unico tesoro, il mio tutto, come io lo sono per te; il resto, quello che ci potrà e ci dovrà accadere, saranno gli dei a deciderlo. -
Il tuo fedele Ludwig

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