giovedì 21 febbraio 2008

La Malva








La Malva




Erbacea annuale della famiglia delle Malvacee, biennale, o perenne, estremamente rustica,un tempo largamente diffusa presso le case, oggi sempre più rara da trovare, ma cha abbonda nell'habitat naturale circostante il nostro agriturismo. Le foglie sono rotondeggianti e incise da lobi triangolari, talvolta frastagliate o arricciate a seconda delle varietà. I fiori sono solitamente di un bel rosa tendente al violetto che è detto appunto color malva; sono larghi circa tre centimetri, qualche volta sino a cinque e presentano petali smarginati, percorsi per tutta la lunghezza da linee di colore più intenso. La fioritura avviene in estate, a partire dal mese di luglio e può protrarsi sino all'autunno. Usata in cucina, bellezza e salute sin dalla più remota antichità, si dice che perfino Pitagora, il famoso filosofo e matematico dell'antica Grecia, riferendosi alle enormi virtù di quest'erba scrisse: "semina la malva, ma non mangiarla; essa è un bene così grande da doversi riservare al nostro prossimo, piuttosto che farne uso con egoismo per il nostro vantaggio".
Molto utile per la salute, la malva contiene sostanze efficaci in diversi disturbi delle mucose interne: è utile in gastriti, laringiti, tossi, in quanto esercita un'azione emolliente e anticatarrale. Per sfruttare al massimo i suoi benefici l'infusione deve avvenire a freddo: va posto, per una intera notte, un cucchiaio di malva in 1/4 di litro d'acqua fredda. Questa dose, sufficiente per un giorno, va bevuta in due o tre volte, dopo averla leggermente riscaldata.
Le foglie possono venire raccolte durante tutta l'estate, benché giugno e luglio siano i mesi migliori, ma sempre nelle prime ore del mattino, non appena si è asciugata la rugiada; i fiori vanno colti in bocciolo, prima che la fioritura sia completa. Una volte essiccate all'ombra le foglie e i fiori di achillea si conservano in scatole o vasi a chiusura ermetica.
In cucina le foglie fresche e tenere della malva lessate, condite con limone, olio, sale e pepe, consumate per qualche giorno come verdura la sera, oltre a essere gradevolissime di sapore esercitano un'azione lassativa che sarà apprezzata da chi soffre di stitichezza cronica.
In cosmesi la malva è emolliente e rinfrescante: facendo bollire, per una decina di minuti, due manciate di foglie di malva in una tazza d'acqua, si ottiene un liquido che, filtrato e raffreddato, va applicato al viso con un tampone di cotone e lasciato agire per qualche minuto. L'effetto rilassante è assicurato e sarà stupefacente se, dopo questa operazione, si passerà accuratamente sul viso un cetriolo. La cura di bellezza sarà completata da un risciacquo con acqua tiepida.

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