martedì 30 ottobre 2007

Autunno

Autunno









La parola autunno deriva dal latino autunnus. Per gli abitanti dell'emisfero boreale comincia il 23 settembre e termina il 21 dicembre, mentre per gli abitanti dell'emisfero australe è il periodo che va dal 21 marzo al 21 giugno.
Corrisponde al tempo che passa fra l'equinozio autunnale e il solstizio invernale. Dal principio dell'autunno fino alla fine, i giorni vanno decrescendo.La stagione dell'autunno fu, rispetto alla divisione dell'anno, stabilita dopo il IV secolo d. C. . Nei tempi antichi non si conoscevano che tre stagioni: la primavera, l'estate, l'inverno.
Il lamento degli alberi.

L'autunno cominciò precocemente, quell'anno: un settembre piovoso e freddo seguiva all'agosto torbido di uragani. La vegetazione risentiva già la vecchiaia, ma nelle ore di sereno, pareva si ribellasse e che tutto fosse finito; e si coloriva d'oro e di rosso.


Cade una foglia che pare tinta di sole, che nel cadere ha l'iridescenza d'una farfalla: ma appena giunta a terra, si confonde con l'ombra, già morta.


È bastato il fruscìo per scuotere tutto l'albero, che comincia a lamentarsi. D'albero in albero, il lamento si estende. Giù tutte le foglie! E con le foglie cade anche qualche frutto: la pigna si spacca e i pignuoli le si staccano e cadono come i denti dalla bocca del vecchio.



I rami più alti, con ancora le foglie verdi, si sbattono in una lotta leggera; alcuni dicono di sì, altri di no: e i primi si sbattono contro i secondi, per pogliarsi più presto, flagellandoli con crudeltà, poi tutto di nuovo si placa, in una stanchezza dolce, rassegnata.


Ma quando il velo del crepuscolo ricopre ogni cosa, il lamento ricomincia, e dà l'impressione che davvero la natura sia malata e non possa sopportare oltre in silenzio il suo dolore.

Grazia Deledda, Romanzi e novelle- Mondadori


Mattino d'autunno
Il cielo era tutto sereno: di mano in mano che il sole s'alzava dietro il monte, si vedeva la sua luce dalle sommità dei monti opposti scendere, come spiegandosi rapidamente, giù per i pendii e nella valle.
Un venticello d'autunno, staccando dai rami le foglie appassite del gelso, le portava a cadere qualche passo distante dall'albero.


A destra e a sinistra, nelle vigne, sui tralci ancora tesi, brillavano le foglie rosseggianti a varie tinte; e la terra, lavorata di fresco, spiccava bruna e distinta nei campi di stoppie biancastre e luccicanti dalla guazza.


Alessandro Manzoni

Sera d'autunno

La sera
si vestì di freddo.
Dietro i vetri appannati
tutti i bambini
vedono tramutarsi in uccelli
un albero giallo.

La sera è distesa
lungo il fiume.

Un rossore di mela
trema sui tetti.
F. G. Lorca

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